E il 16 e 17 maggio a Matera e Miglionico la letteratura torna nei quartieri con Eraldo Affinati
Un poeta premio Nobel, una donna amica, amante e musa ispiratrice, spie, carteggi segreti e un amore tormentato che sa di riscatto. È stato con un viaggio avvincente nel mondo oscuro di Boris Pasternak che, in un appassionante intreccio di vita e letteratura, Pierluigi Battista ha aperto nuovi “Orizzonti” al pubblico dell’Anteprima di “Amabili confini”. Il giornalista e scrittore, stimolato dalle domande di Simonetta Sciandivasci, ha parlato del suo ultimo libro “Il senso di colpa del dottor Zivago”, pubblicato dalla casa editrice La nave di Teseo.
Affabile, chiaro e diretto, Battista ha letteralmente calamitato l’attenzione dei lettori che hanno affollato l’incontro, nella Biblioteca provinciale Stigliani. Ed è così che, come fosse la cosa più naturale del mondo, il colloquio a due si è trasformato in una piacevole conversazione allargata. Pierluigi Battista non si è sottratto a nessuna delle numerose domande che gli sono state rivolte dal pubblico, dando vita a un vivace scambio di opinioni con qualcuno che aveva già letto il libro.
Premiato con il Nobel nel 1958, Pasternak pagò le sue oscillazioni esistenziali con un paio di infarti, tuttavia Olga lo riscosse, accompagnò, a tratti guidò e spinse al compimento del capolavoro. Nel 1960, poco più di due anni dopo il successo mondiale del romanzo, l’autore morì nella sua dacia. Non ammessa in casa, Olga, resa immortale dal personaggio di Lara, lo vegliava dalla veranda, consapevole che avrebbe presto pagato per tutti e due. Venne, infatti, rispedita ai lavori forzati e fino al crollo dell’Urss non poté rivedersi nel magnifico volto cinematografico di Julie Christie che dal 1965 l’aveva trasformata in un mito del Novecento.
A introdurre tutti nell’atmosfera della Russia del regime sovietico è stata la lettura dell’incipit del libro, effettuata da Genoveffa Capuzzi, la “voce narrante” ufficiale di questa quarta edizione di Amabili confini. Lo spirito del progetto di rigenerazione sociale delle periferie di Matera, che anche quest’anno non usufruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale del sostegno di partner privati, è stato illustrato invece da Francesco Mongiello, che ne è l’ideatore. In particolare, Mongiello si è soffermato sulla principale novità del 2019: la sezione “Amabili Alchimie” che coinvolge in una narrazione diffusa Miglionico, Montescaglioso, Irsina, Policoro, quattro comuni della provincia di Matera dove il venerdì verranno replicati gli incontri della rassegna. E, infine, spazio ai più giovani con “Amabili libri”: ogni venerdì mattina, per cinque settimane, lo scrittore ospite della rassegna parlerà del suo romanzo in un incontro organizzato e autogestito dagli studenti del liceo classico di Matera.
Prossimo appuntamento di Amabili Confini il 16 maggio a Matera e il 17 a Miglionico con Eraldo Affinati. Interviste, commenti e riflessioni a margine della rassegna andranno in onda, tutti i giovedì, dalle 22 alle 24, in diretta “Nel becco del gallo-Parole di notte” su Radio Radiosa.