Notevole partecipazione agli appuntamenti con lo scrittore Gianni Biondillo

Stimolanti ed intensi sono stati gli incontri con lo scrittore Gianni Biondillo, penultima tappa della seconda edizione di Amabili Confini. Progetto di cultura partecipata che valorizza e rigenera le periferie mediante la narrazione collettiva, ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 15 giugno nella piazza Montegrappa de La Martella, gli abitanti dei borghi La Martella, Venusio e Picciano hanno condiviso con l’autore emozioni e riflessioni scaturite dal tema Terra. Appuntamento condotto dalla coordinatrice degli incontri di quartiere Maria Rosaria Salvatore, ritmato dalle letture dei racconti, dalle proiezioni su alcune testimonianze di vita nei quartieri e dalla video intervista all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra, realizzata con il contributo di Videouno e a cura del giornalista Pasquale Doria.
Giunti dalla quarta macroarea, sono stati letti e commentati: il testo sorteggiato Terra dei fuochi della giovane Giuliana Saponara, profondo, puntuale, dall’approccio giornalistico; quello selezionato Il contadino e il giudice del professor Francesco Paolo Francione, emozionante nel trarre spunto dal proprio vissuto e con una narrazione di grande forza visiva; il racconto “ecologico” e fantastico La Martella: un posto da sogno, scritto dagli alunni del secondo anno della Scuola Primaria del borgo La Martella. Menzionato anche un divertente “fuori concorso” Racconti di terra di Angela Riccardi.
Per la sezione “Fuori zona”, dedicata ai testi pervenuti da altre località, è stato letto La morte del tiranno con riferimento al Conte Tramontano, di Rossana Coretti dalla Repubblica di San Marino.
Per il tema “Periferie sociali” sono stati ascoltati due dei racconti provenienti dalla Casa Circondariale di Matera: Tra sogno e realtà di Giuseppe L. e Questo è il mio quartiere di Ignazio S., scritto con il contributo di Francesco C., Fedele M. e Giovanni M..
Venerdì 16 giugno nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, Gianni Biondillo ha presentato Come sugli alberi le foglie pubblicato da Guanda. Romanzo corale, dalla scrittura vibrante ed appassionata, che narra le vicende di una generazione di ragazzi, cresciuti all’inizio del secolo scorso nelle aule dell’Accademia di Brera e animati dall’intento di rivoluzionare l’arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo e seguivano le idee avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l’inventore del futurismo. Erano sinceri, interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte. Molti di loro non tornarono più e tra questi il protagonista, Antonio Sant’Elia, giovane architetto dal talento visionario rimasto incompiuto a causa della sua precoce scomparsa. L’autore riporta i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li condusse a “cercar la bella morte” sul campo di battaglia, per poi scoprirla insanguinata ed orribile.
Nato a Milano nel 1966, l’architetto e narratore Gianni Biondillo è tra gli organizzatori di Sentieri Metropolitani, un programma di camminate di riscoperta cittadina. Docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio, fa parte della redazione del noto blog culturale Nazione indiana. Ha scritto numerosi romanzi e testi per il cinema e la televisione. Con I materiali del killer ha vinto nel 2011 il Premio Scerbanenco, come miglior romanzo noir italiano, ed il Prix Violeta Negra nel 2014. Hanno conversato con l’autore, l’architetto e cofounder di Casa Netural Andrea Paoletti ed il responsabile del progetto Sergio Gallo.
Il programma della seconda edizione si concluderà con gli appuntamenti pomeridiani del 22 e 23 giugno insieme a Viola Di Grado. L’autrice incontrerà il pubblico sia nei quartieri, come curatrice dei racconti estratti e selezionati dell’ultima macroarea, sia nel centro storico della città per presentare il suo ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.

Amabili Confini al XXX Salone Internazionale del Libro di Torino

Venerdì 19 maggio alle 19.00, il team di Amabili Confini farà tappa al XXX Salone Internazionale del Libro di Torino per promuovere il progetto di rigenerazione culturale delle periferie di Matera mediante la narrazione collettiva, realizzato e promosso dall’Associazione Gigli & Gigliastri.
Nello stand dedicato alle manifestazioni promosse dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 Capitale Europea della Cultura (Spazio Agorà, Padiglione 1 Stand B08-C07) sarà presentata l’antologia della prima edizione Amabili Confini. I racconti dei quartieri, pubblicata dalla casa editrice Giannatelli. Il volume, di 240 pagine, racchiude sessanta elaborati giunti dai quartieri materani, suddivisi nel 2016 in sette macroaree associate a sette scrittori di fama nazionale. Ad impreziosire la raccolta, le schede di approfondimento sulla storia dei rioni a cura del giornalista Pasquale Doria, le colorate illustrazioni di Genni Caiella e le immagini fotografiche di Antonio Sansone sugli eventi realizzati e condivisi lo scorso anno con ben 1.400 partecipanti. Il volume è in vendita nelle librerie della città e consultabile nella Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera.
Madrina d’eccezione di questo prestigioso appuntamento sarà Elena Varvello, ospite dell’edizione 2017, che converserà con il responsabile del progetto Sergio Gallo e con l’ideatore e direttore artistico Francesco Mongiello intorno al tema Terra. Argomento dalle innumerevoli declinazioni e filo conduttore su cui i residenti dei quartieri materani sono stati invitati quest’anno a scrivere ed inviare i propri racconti.
Il programma della seconda edizione propone, dal 23 maggio al 23 giugno, dieci incontri pomeridiani con cinque scrittori di rilievo nazionale: Donatella Di Pietrantonio (23 e 24 maggio), Elena Stancanelli (primo e 2 giugno), Elena Varvello (8 e 9 giugno), Gianni Biondillo (15 e 16 giugno) e Viola Di Grado (23 e 24 giugno). Duplice appuntamento settimanale per la cittadinanza e per gli autori che incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo.

Non confini, ma ponti

Per gentile concessione dell’autrice, condividiamo questi pensieri pubblicati da Memi Di Troia in un suo post su facebook subito dopo l’anteprima di Amabili Confini 2017 del 5 maggio scorso nella Biblioteca di Matera, alla presenza dello scrittore Paolo Di Paolo e del giornalista Pasquale Doria.

L’illustrazione è di Genni Caiella.


Non esistono i confini se a parlare sono Paolo Di Paolo, Sergio Gallo e Pasquale Doria accompagnati dall’ideatore del progetto, Francesco Mongiello.

Terra, storia, letteratura, teatro, immaginazione, romanzo, persino saudade e parquet, si sono intrecciati in una rete a maglie larghe separandosi e ricongiungendosi per stabilire che l’unico confine è dato dal corpo umano.

E se non ci è neanche concesso di sceglierlo, questo confine, facciamo almeno in modo che il nostro diventi il confine-periferia dell’altro al quale tramandare e affidare la nostra storia, le nostre storie, per renderle immortali, senza tempo, senza confini.

L’idea di partenza della piacevole conversazione che si è tenuta il 5 maggio davanti ad un pubblico emotivamente coinvolto, e che è anche il tema conduttore dell’edizione 2017, è stata quella secondo la quale apparteniamo alla Madre Terra e la Terra, madre di tutti noi, non disegna confini.

Perché se proprio vogliamo tracciarli, dei confini, dovremmo fare in modo che diventino ponti, attraverso i quali nutrire e nutrirci, beneficiando dell’arricchimento interiore reciproco che ne conseguirebbe rendendoli, dunque, piacevoli se non, addirittura, amabili. Amabili Confini.

A presto

Memi Di Troia