da Amabili Confini | 24 Giu 2017 | Commenti, Edizione 2017
Positivo il bilancio del progetto all’insegna della partecipazione e della condivisione
Giunge al termine, con grande soddisfazione per il successo conseguito, la seconda edizione di Amabili Confini. Iniziativa di valorizzazione e rigenerazione delle periferie mediante la narrazione collettiva, ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 22 giugno nel piazzale della Chiesa di San’Agnese, gli abitanti dei quartieri Lanera, Pini, Giustino Fortunato, Cappuccini ed Agna, hanno incontrato e condiviso con la scrittrice Viola Di Grado emozioni e riflessioni scaturite dal tema Terra. Appuntamento condotto dalla coordinatrice degli incontri di quartiere Maria Rosaria Salvatore. Giunti dall’ultima macroarea della città di Matera, sono stati letti e commentati: il racconto selezionato La terra di Leonardo Nicoletti, in gioco tra sogno e realtà, un volo su un’idea complessa ed emozionante della madre-terra; il testo sorteggiato Emozioni della giovane Elena Andrisani, ispirato da ricordi infantili, descrizione rassicurante della terra per la sua presenza silenziosa e per l’assenza di giudizio insita nella natura.
Sono stati ricordati La terra dei sogni. Stralci di un pazzo viaggio di Riccardo Strafella e Dalla terra, nella terra, per la terra: gli occhi di un archeologo in tre ricordi di Isabella Marchetta. Menzionati anche i componimenti di alcune studentesse del Liceo Linguistico “T. Stigliani”: Bouquet di Alessia Montefinese, Gratitudine di Marika Salatti, Il Nonno e la Terra di Mariantonietta Di Giulio, Il valore della diversità di Sonia Sulla, Malinconia di Antonella Priore, Un legame vitale di Alessandra Zambella.
Per il tema “Periferie Sociali” è stato proiettato il video del regista Vincenzo Lacovara, a cura di Sabina Paci e Rosanna Druda. Il video dà voce ad alcuni ragazzi richiedenti asilo, ospiti della Cooperativa Sociale Polis Mathera. All’incontro hanno partecipato Mohamed Sy Savane originario della Guinea, di cui è stato letto e commentato L’uomo e la terra, Dahoma Mamadou autore del racconto Il villaggio maledetto e Moumouni Kouassi della Costa d’Avorio con il suo 5 aprile 2012: Storia di una terra!. Come per la prima edizione, tutti i racconti pervenuti saranno inseriti in un’accurata antologia.
Venerdì 23 giugno, nella piazzetta antistante alla Chiesa del Purgatorio, Viola Di Grado ha presentato Bambini di ferro, edito da La nave di Teseo. Protagonista è una bambina orfana, ospite dell’Istituto Gokuraku. La piccola Sumiko non mangia, non parla e non interagisce con alcuno: i suoi occhi sono persi in un punto indefinito. L’assistente, che dovrebbe accudirla, sarà invece risucchiata in una spirale di silenzi e fissità, e costretta a fare i conti con un passato che credeva dimenticato. Ambientato in un Giappone di un’era imprecisata, Bambini di ferro è un potente romanzo sulla maternità, sui sentimenti più ancestrali, nell’oscillare vertiginoso tra la più antica tradizione buddista e la gelida essenza hi-tech di un futuro già presente.
Nata a Catania nel 1987, laureata in Lingue Orientali, Viola Di Grado ha vissuto a Kyoto, Leeds e Londra. È l’autrice di Settanta Acrilico Trenta Lana del 2011, romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima, del Premio Rapallo Carige Opera Prima e finalista all’IMPAC Dublin Literary Award. Il romanzo Cuore Cavo del 2013 è stato finalista al PEN Literary Award. I suoi libri sono tradotti in otto Paesi.
Hanno conversato con la scrittrice, il responsabile del progetto Sergio Gallo e gli studenti di alcune scuole superiori materane: Marco Guida e Giuseppe Dell’Acqua (Servizi Socio Sanitari) e Angela Rizzo (Servizi Commerciali) dell’Istituto di Istruzione Superiore “I. Morra”; Elena Andrisani del Liceo Linguistico “T. Stigliani”; Arianna Antezza e Fabio Farina del Liceo Scientifico “D. Alighieri”; Francesco Contini e Francesco Colucci del Liceo Classico “E. Duni”. Hanno preso parte con una performance artistica che li ha visti disegnare in “estemporanea”, ispirati dai contenuti del romanzo e della conversazione in corso Michele Divincenzo, Michele Melodia e Saverio Saluzzi del Liceo Artistico “C. Levi”.
Il programma della seconda edizione di Amabili Confini si è svolto dal 23 maggio al 23 giugno e ha ospitato autori di rilievo nazionale, abbinati alle cinque aree in cui la città è stata suddivisa e ai racconti estratti per ciascuna macroarea. Amabili Confini ha invitato la comunità a scrivere e condividere i propri racconti attorno ad un tema prescelto. Hanno accompagnato i cittadini, in questo originale percorso di cultura partecipata Donatella Di Pietrantonio, Elena Stancanelli, Elena Varvello, Gianni Biondillo e Viola Di Grado. Ogni settimana, per due giornate consecutive, cittadini e scrittori si sono prestati ad un sorprendente gioco di scambi e di conoscenza reciproca. Il primo appuntamento, nei quartieri materani, è stato dedicato alla lettura ed al commento dei racconti sorteggiati e di quelli selezionati dalla redazione. Il secondo appuntamento, nel centro storico della città, è stato invece riservato alla promozione del romanzo più recente di ciascun illustre ospite. L’edizione 2017 ha introdotto due nuove sezioni: “fuori zona” per i testi provenienti da altre località e “periferie sociali” dedicata a gruppi o aree di persone che vivono ai margini della società. Gli incontri sono stati sempre scanditi dalle proiezioni su alcune testimonianze di vita nei quartieri e dalle video interviste curate dal giornalista Pasquale Doria e realizzate da Videouno. Ad imprimere i momenti più salienti di tutti gli incontri, gli scatti fotografici di Antonio Sansone.
La realizzazione del progetto Amabili confini è stata possibile grazie al prezioso contributo di partner privati e all’impegno del suo instancabile team: Sergio Gallo presidente dell’associazione Gigli & Gigliastri e responsabile del progetto, Francesco Mongiello, ideatore e direttore artistico, Maria Rosaria Salvatore coordinatrice degli incontri di quartiere, Andrea Fontanarosa responsabile del progetto grafico, Gessica Paolicelli ufficio stampa; Dalia Gravela, Angela Riccardi, Selena Andrisani e Brunella Manicone animatrici degli incontri nei quartieri, Genni Caiella illustratrice, Carlo Magni gestore sito web, Simona Scarcella
ideatrice logo e sito.
da Amabili Confini | 20 Giu 2017 | Edizione 2017
Quinta ed ultima tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera mediante la narrazione collettiva, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 22 giugno alle 19.00 nel piazzale della Chiesa di Sant’Agnese del rione Agna, gli abitanti dei quartieri Lanera, Pini, Giustino Fortunato, Cappuccini ed Agna, incontreranno la scrittrice Viola Di Grado per condividere, attraverso i racconti, emozioni e riflessioni sul tema Terra. L’autrice commenterà il testo sorteggiato e quello prescelto dal team di Amabili Confini. Per il tema “Periferie sociali”, l’incontro con i quartieri vedrà anche la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì 23 giugno, sempre alle 19.00, nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, in via “D. Ridola”, Viola Di Grado presenterà Bambini di ferro, edito da La nave di Teseo. Una bambina, rimasta orfana, non mangia, non parla, non interagisce con alcuno: i suoi occhi fissano un punto indefinito. L’assistente, che dovrebbe accudirla, sarà invece risucchiata in una spirale di silenzi e fissità, e costretta a fare i conti con un passato che credeva dimenticato.
Nata a Catania nel 1987, laureata in Lingue Orientali, Viola Di Grado ha vissuto a Kyoto, Leeds e Londra. È l’autrice di Settanta Acrilico Trenta Lana del 2011, romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima, del Premio Rapallo Carige Opera Prima e finalista all’IMPAC Dublin Literary Award. Il romanzo Cuore Cavo del 2013 è stato finalista al PEN Literary Award. I suoi libri sono tradotti in otto Paesi.
Converseranno con l’autrice, il responsabile del progetto Amabili Confini Sergio Gallo ed alcuni studenti del Liceo Classico “E. Duni”, dell’Istituto di Istruzione Superiore “I. Morra”, del Liceo Linguistico “T. Stigliani”e del Liceo Scientifico “D. Alighieri”. È prevista inoltre la partecipazione di alcuni studenti del Liceo Artistico “C. Levi”.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani: sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti i residenti dei quartieri, e non solo, che quest’anno hanno scritto ed inviato i propri racconti sul tema Terra. Tra tutti i testi pervenuti alla redazione di Amabili Confini, ogni settimana viene letto e commentato dallo scrittore “abbinato” a ciascuna area di provenienza, un racconto estratto a sorte ed uno selezionato come particolarmente significativo. Tra le novità della seconda edizione, la creazione di due sezioni: “Fuori zona” per i non residenti e “Periferie sociali” dedicato ad aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Dopo aver ospitato nelle precedenti settimane gli scrittori Donatella Di Pietrantonio, Elena Stancanelli, Elena Varvello e Gianni Biondillo il programma della seconda edizione si concluderà proprio con gli appuntamenti pomeridiani insieme a Viola Di Grado. L’autrice incontrerà il pubblico nei quartieri dell’ultima macroarea, come curatrice dei racconti estratti e selezionati, e nel centro storico della città per la promozione del suo ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.
da Amabili Confini | 17 Giu 2017 | Commenti, Edizione 2017
Stimolanti ed intensi sono stati gli incontri con lo scrittore Gianni Biondillo, penultima tappa della seconda edizione di Amabili Confini. Progetto di cultura partecipata che valorizza e rigenera le periferie mediante la narrazione collettiva, ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 15 giugno nella piazza Montegrappa de La Martella, gli abitanti dei borghi La Martella, Venusio e Picciano hanno condiviso con l’autore emozioni e riflessioni scaturite dal tema Terra. Appuntamento condotto dalla coordinatrice degli incontri di quartiere Maria Rosaria Salvatore, ritmato dalle letture dei racconti, dalle proiezioni su alcune testimonianze di vita nei quartieri e dalla video intervista all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra, realizzata con il contributo di Videouno e a cura del giornalista Pasquale Doria.
Giunti dalla quarta macroarea, sono stati letti e commentati: il testo sorteggiato Terra dei fuochi della giovane Giuliana Saponara, profondo, puntuale, dall’approccio giornalistico; quello selezionato Il contadino e il giudice del professor Francesco Paolo Francione, emozionante nel trarre spunto dal proprio vissuto e con una narrazione di grande forza visiva; il racconto “ecologico” e fantastico La Martella: un posto da sogno, scritto dagli alunni del secondo anno della Scuola Primaria del borgo La Martella. Menzionato anche un divertente “fuori concorso” Racconti di terra di Angela Riccardi.
Per la sezione “Fuori zona”, dedicata ai testi pervenuti da altre località, è stato letto La morte del tiranno con riferimento al Conte Tramontano, di Rossana Coretti dalla Repubblica di San Marino.
Per il tema “Periferie sociali” sono stati ascoltati due dei racconti provenienti dalla Casa Circondariale di Matera: Tra sogno e realtà di Giuseppe L. e Questo è il mio quartiere di Ignazio S., scritto con il contributo di Francesco C., Fedele M. e Giovanni M..
Venerdì 16 giugno nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, Gianni Biondillo ha presentato Come sugli alberi le foglie pubblicato da Guanda. Romanzo corale, dalla scrittura vibrante ed appassionata, che narra le vicende di una generazione di ragazzi, cresciuti all’inizio del secolo scorso nelle aule dell’Accademia di Brera e animati dall’intento di rivoluzionare l’arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo e seguivano le idee avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l’inventore del futurismo. Erano sinceri, interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte. Molti di loro non tornarono più e tra questi il protagonista, Antonio Sant’Elia, giovane architetto dal talento visionario rimasto incompiuto a causa della sua precoce scomparsa. L’autore riporta i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li condusse a “cercar la bella morte” sul campo di battaglia, per poi scoprirla insanguinata ed orribile.
Nato a Milano nel 1966, l’architetto e narratore Gianni Biondillo è tra gli organizzatori di Sentieri Metropolitani, un programma di camminate di riscoperta cittadina. Docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio, fa parte della redazione del noto blog culturale Nazione indiana. Ha scritto numerosi romanzi e testi per il cinema e la televisione. Con I materiali del killer ha vinto nel 2011 il Premio Scerbanenco, come miglior romanzo noir italiano, ed il Prix Violeta Negra nel 2014. Hanno conversato con l’autore, l’architetto e cofounder di Casa Netural Andrea Paoletti ed il responsabile del progetto Sergio Gallo.
Il programma della seconda edizione si concluderà con gli appuntamenti pomeridiani del 22 e 23 giugno insieme a Viola Di Grado. L’autrice incontrerà il pubblico sia nei quartieri, come curatrice dei racconti estratti e selezionati dell’ultima macroarea, sia nel centro storico della città per presentare il suo ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.
da Amabili Confini | 13 Giu 2017 | Edizione 2017
Quarta e penultima tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera mediante la narrazione collettiva, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 15 giugno alle 19.00 nella piazza Montegrappa del borgo La Martella, gli abitanti dei quartieri La Martella, Venusio e Picciano incontreranno lo scrittore Gianni Biondillo, per condividere, attraverso i racconti, emozioni e riflessioni sul tema Terra. L’autore commenterà il testo sorteggiato e quello prescelto dal team di Amabili Confini. Per il tema “Periferie sociali”, l’incontro con i quartieri vedrà anche la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì 16 giugno, sempre alle 19.00, nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, in via “D. Ridola”, Gianni Biondillo presenterà Come sugli alberi le foglie pubblicato da Guanda. Una generazione di ragazzi, cresciuta all’inizio del secolo scorso nelle aule dell’Accademia di Brera, che volle rivoluzionare l’arte: sinceri, interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo. Illusi dalla retorica dannunziana che inneggiava a “cercar la bella morte”, andarono sul campo di battaglia per poi scoprirla orribile.
Nato a Milano nel 1966, l’architetto e narratore Gianni Biondillo è tra gli organizzatori di Sentieri Metropolitani, un programma di camminate di riscoperta cittadina. Docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio, fa parte della redazione del noto blog culturale Nazione indiana. Ha scritto numerosi romanzi e testi per il cinema e la televisione. Con I materiali del killer ha vinto nel 2011 il Premio Scerbanenco, come miglior romanzo noir italiano, ed il Prix Violeta Negra nel 2014. Converseranno con l’autore, l’architetto e cofounder di Casa Netural Andrea Paoletti ed il responsabile del progetto Sergio Gallo.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani: sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti i residenti dei quartieri, e non solo, che quest’anno hanno scritto ed inviato i propri racconti sul tema Terra. Tra tutti i testi pervenuti alla redazione di Amabili Confini, ogni settimana viene letto e commentato dallo scrittore “abbinato” a ciascuna area di provenienza, un racconto estratto a sorte ed uno selezionato come particolarmente significativo. Tra le novità della seconda edizione, la creazione di due sezioni: “Fuori zona” per i non residenti e “Periferie sociali” dedicato ad aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Dopo aver ospitato anche gli scrittori Donatella Di Pietrantonio, Elena Stancanelli ed Elena Varvello, il programma della seconda edizione si concluderà con gli appuntamenti pomeridiani del 22 e 23 giugno insieme a Viola Di Grado. L’autrice incontrerà il pubblico nei quartieri dell’ultima macroarea, come curatrice dei racconti estratti e selezionati, e nel centro storico della città per la promozione del suo ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.
da Amabili Confini | 11 Giu 2017 | Edizione 2017
Briosi e molto partecipati gli appuntamenti con la scrittrice Elena Varvello, tappa centrale di un originale percorso di cultura partecipata che coinvolge gli abitanti dei quartieri ed autori di rilievo nazionale. Progetto ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri, Amabili Confini valorizza e rigenera le periferie proprio attraverso la narrazione collettiva.
Giovedì 8 giugno nella piazza Tre Torri di San Giacomo, gli abitanti di Granulari, San Giacomo e San Pardo, hanno incontrato e condiviso con l’autrice emozioni e riflessioni scaturite attorno al tema Terra. Appuntamento condotto da Maria Rosaria Salvatore, cadenzato anche dalle proiezioni su alcune testimonianze di vita nei quartieri e dalle accurate video interviste del giornalista Pasquale Doria all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra.
Tra gli elaborati pervenuti dalla terza delle cinque macroaree in cui la città è stata suddivisa, sono stati letti e commentati il testo sorteggiato L’intimità della terra di Giovanni Martemucci, emozionante declinazione del tema in un racconto tutto corporeo, e quello selezionato Foto ricordo di Fabio Volpe, significativo nella sua contraddizione tra i ricordi di un vitale passato di condivisione ed un preannunciato futuro di solitudine.
Sono stati menzionati anche A te(rra) la parola… di Vita Epifania, Verso la vita di Anna Chico, Zafarān di Sergio Gallo, Terra promessa di Angela Raffaella Antezza, Cara terra mia di Eliana Rosa Paolicelli, Fra terra e cielo c’è un dipinto di Chagall di Rosanna Marazia, Eredità di Damiano Tarantino. Diversi i racconti di giovanissimi partecipanti: Hidden Treasures di Eleonora Tota, Simon Andrea il topo a sangue freddo di Giorgio Fontana, Vivere (?) in un Buco Nero di Olga Passarelli, Terra di Angela Priore.
Per la sezione “Fuori Zona”, dedicata ai testi pervenuti da altre località, è stato letto Il ritorno di Luciana De Palma da Barletta (BA).
Per il tema “Periferie Sociali”, che include aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità e difficilmente coinvolti nei processi culturali, le toccanti letture dei racconti inviati dai cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera: Angoli di vita di Paolo R. e Questo è il mio quartiere di Ignazio S..
Venerdì 9 giugno nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, Elena Varvello ha presentato La vita felice, pubblicato nel 2016 per Einaudi. Romanzo di formazione, ambientato nel 1978 e narrato dal protagonista, a trent’anni dalla vicenda terribile che ha travolto la sua famiglia. Thriller “involontario”, dove tutto accade in una notte cupa, che apre ferite forse inguaribili in cui le colpe dei padri macchiano in modo indelebile l’innocenza dei figli.
Nata nel 1971 e docente di Storytelling alla Scuola Holden di Torino, Elena Varvello ha esordito come poetessa con le raccolte Perseveranza è salutare (Portofranco, 2002) e Atlanti (Canopo, 2004). Con i racconti L’economia delle cose (Fandango, 2007) ha vinto il Premio Settembrini, è stata selezionata dal Premio Strega e nel 2008 ha vinto il Premio Bagutta Opera prima. Risale al 2011 la pubblicazione del suo primo romanzo La luce perfetta del giorno (Fandango). Hanno conversato con l’autrice, Sergio Gallo ed il professor Saverio Omar Ciccimarra.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, come curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo.
Per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati. La realizzazione del progetto è possibile grazie all’impegno ed alla dedizione del suo team: Sergio Gallo presidente dell’associazione Gigli & Gigliastri e responsabile del progetto, Francesco Mongiello, ideatore e direttore artistico, Maria Rosaria Salvatore coordinatrice degli incontri di quartiere, Andrea Fontanarosa responsabile del progetto grafico, Gessica Paolicelli ufficio stampa; Dalia Gravela, Angela Riccardi, Selena Andrisani e Brunella Manicone animatrici degli incontri nei quartieri, Genni Caiella illustratrice , Carlo Magni gestore sito web, Simona Scarcella ideatrice logo e sito.
da Amabili Confini | 6 Giu 2017 | Edizione 2017
Terza imperdibile tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera mediante la narrazione, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 8 giugno alle 19.00 nella piazza Tre Torri di San Giacomo, via “G.M. Trabaci”, gli abitanti di Granulari, San Giacomo e San Pardo, incontreranno la scrittrice Elena Varvello, con cui condivideranno emozioni e riflessioni attorno al tema Terra. L’autrice commenterà il racconto sorteggiato nonché il testo prescelto dal team di Amabili Confini. Per il tema “periferie sociali”, l’incontro con i quartieri vedrà anche la partecipazione e la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì 9 giugno, sempre alle 19.00, nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, via “D. Ridola”, Elena Varvello presenterà La vita felice pubblicato nel 2016 per Einaudi. Storia di una famiglia che sta per essere travolta da una terribile vicenda: una notte cupa, che apre ferite forse inguaribili, dove le colpe dei padri macchiano in modo indelebile l’innocenza dei figli. Nata a Torino nel 1971, ha pubblicato le raccolte di poesie Perseveranza è salutare (Portofranco, 2002) e Atlanti (Canopo, 2004). Con i racconti L’economia delle cose (Fandango, 2007) ha vinto il Premio Settembrini, è stata selezionata dal Premio Strega e nel 2008 ha vinto il Premio Bagutta Opera prima. Risale al 2011 la pubblicazione del suo primo romanzo La luce perfetta del giorno (Fandango). Insegna scrittura alla Scuola Holden di Torino. Converseranno con l’autrice il professore Saverio Omar Ciccimarra ed il responsabile del progetto Amabili Confini Sergio Gallo.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani: sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti, ancora una volta, i residenti dei quartieri che, quest’anno, sono stati invitati a scrivere ed inviare i propri racconti sul tema Terra. Tra tutti quelli pervenuti alla redazione di Amabili Confini ne saranno sorteggiati cinque, uno per area di provenienza. I testi estratti a sorte, saranno abbinati singolarmente agli autori ospiti di questa edizione, che ne cureranno la presentazione nel corso della rassegna. Per ciascuna macroarea sarà sempre menzionato un ulteriore racconto ritenuto particolarmente significativo. Tra le novità della seconda edizione, la creazione di due sezioni: “fuori zona” per i non residenti e “periferie sociali” per dar voce ad aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, come curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.