da Amabili Confini | 14 Gen 2022 | Edizione 2022, News
Dal 15 gennaio sono aperte le iscrizioni per partecipare ad Amabili Confini con un racconto breve o una poesia ispirati al tema della settima edizione: Respiro. Basterà compilare il modulo che compare nella home page e inviare l’elaborato in formato word entro il 30 aprile 2022.
Quest’anno Amabili Confini, in programma dal 19 maggio al 16 giugno 2022,con un’anteprima il 5 maggio e un Amabili Confini Off (fuori programma) il 23 giugno, verrà proposta in presenza, rispettando le disposizioni sanitarie.
Come accaduto nelle precedenti edizioni, anche quest’anno gli organizzatori hanno scelto un tema che potesse suscitare l’interesse di persone di ogni fascia d’età, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti, realizzando quel desiderio sempre vivo di dare voce, attraverso la scrittura, alle proprie emozioni.
Tra tutti gli scritti pervenuti dalle cinque macroaree in cui sarà suddivisa Matera ne saranno scelti dieci. Il criterio seguito per la selezione riguarderà essenzialmente la capacità dei testi di suscitare emozioni nel lettore e trascenderà l’aspetto meramente formale e letterario. Amabili Confini, infatti, non ha le caratteristiche di un premio letterario: non ci sono giurie, non ci sono accademici, non ci sono esperti a valutare i racconti. L’obiettivo che l’iniziativa si pone è quello di incoraggiare chiunque a cimentarsi nella scrittura, facendo emergere qualità spesso sottovalutate, se non ignorate, e ampliando il più possibile la platea dei partecipanti.
A ogni macroarea e a ogni racconto sarà abbinato un prestigioso scrittore italiano che converserà con gli autori dei testi selezionati, esprimendo le sue considerazioni sul contenuto degli scritti e dando loro dei suggerimenti utili per migliorarli ulteriormente. Inoltre, verrà dato ampio spazio alla presentazione del suo nuovo romanzo.
Il progetto, ideato da Francesco Mongiello, intende stimolare la partecipazione attiva degli abitanti mediante i loro scritti, assegnando all’autore ospitato il ruolo di “cittadino culturale temporaneo”. In tal modo si creeranno le condizioni affinché ognuno si senta parte attiva di un processo di condivisione che vedrà protagonista l’intera comunità.
Queste le sezioni della settima edizione di Amabili Confini:
Periferie sociali: in cui si dà voce ai racconti dei migranti dei centri di accoglienza e dei detenuti della Casa Circondariale di Matera.
Fuori zona: riservato ai racconti pervenuti da altri luoghi della Basilicata e da altre Regioni italiane.
Amabili versi: alla rassegna si potrà partecipare non solo con i racconti brevi ma anche con le poesie, ispirate al tema della settima edizione.
Amabili alchimìe: la rassegna si propone anche l’obiettivo di tessere relazioni e sinergie con altre associazioni culturali attive nel territorio lucano e non solo. In questo modo, grazie all’attivismo e all’entusiasmo di tanti appassionati, si innescheranno contaminazioni e si svilupperanno nuove idee.
da Amabili Confini | 15 Dic 2021 | Altri Eventi, News
Mercoledì 29 dicembre 2021, alle ore 18 presso gli ipogei Alvino 1884 di Matera, Amabili Confini presenta “L’oltre necessario”, il nuovo libro della scrittrice Maria Papapietro.
Durante l’incontro, organizzato dalla nostra associazione, la scrittrice dialogherà con Antonella Radogna, docente e scrittrice, e Francesco Moro, giurista.
Letture a cura di Antonella Radogna.
Ingresso libero, fino al raggiungimento del numero massimo di posti disponibili. Green pass obbligatorio.
Biografia di Maria Papapietro
Maria Papapietro nasce a Matera nel 1994. Si iscrive al corso di laurea triennale in Lettere moderne all’Università di Bologna dove si laurea nel 2017 e nel 2021 consegue la laurea magistrale in Italianistica presso l’Alma Mater Studiorum.
Nel 2018 è risultata vincitrice della terza edizione del concorso di poesia under 30 “Vita alla Vita”.
da Amabili Confini | 15 Dic 2021 | Altri Eventi, News
Il giorno 17 dicembre 2021 i bambini delle classi seconde dell’ I.C. Fermi di Matera hanno incontrato, da remoto, la scrittrice Marianna Balducci che ha presentato il suo libro “Io sono foglia“, vincitore del premio Andersen 2021.
Durante l’incontro, organizzato da Amabili Confini, i piccoli hanno seguito un laboratorio interattivo spaziando tra foglie, sensazioni ed emozioni, guidati da una delle più apprezzate illustratrici italiane.
Ecco alcune foto scattate durante l’evento:
Biografia di Marianna Balducci
Classe ’85, riminese, Marianna Balducci si è laureata in Moda all’Università di Bologna, Campus di Rimini e lavora come illustratrice per la pubblicità e per l’editoria. È un’artista e illustratrice dal talento sfolgorante. Nel suo lavoro si intrecciano supporti e strumenti differenti, come il disegno su carta, il digitale e la fotografia. Le sue opere emanano leggerezza e ironia, e invitano a riscoprire il piacere di meravigliarsi di fronte alla bellezza delle piccole cose.
Ha illustrato numerosi albi, tra i quali Il viaggio di Piedino (Baccilega edizioni, 2018) con cui ha vinto il premio Nati per leggere, e Io sono foglia (Baccilega, 2020), scritto da Angelo Mozzillo e con cui si è aggiudicata il Premio Andersen 2021.
da Amabili Confini | 4 Ott 2021 | Altri Eventi, News
Report incontro con Yasmina Mélaouah e alcune riflessioni sulla prima edizione
È terminata, con grande successo, la prima edizione di Scrittori Allo Specchio, la rassegna dedicata al mondo della traduzione letteraria, diretta da Francesco Mongiello e organizzata dalla nostra associazione. Nei cinque appuntamenti che si sono tenuti a Matera nel mese di settembre, il pubblico è stato coinvolto in un viaggio di scoperta e approfondimento di alcuni capolavori della letteratura spagnola, inglese, russa, giapponese e francese, grazie alla cura e al lavoro paziente e sapiente dei loro traduttori.
Nell’ultimo incontro di giovedì 30 settembre, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha salutato i presenti con un breve intervento nel quale ha lodato il valore sociale delle manifestazioni di Amabili Confini e sottolineato la valenza divulgativa della traduzione.
Ospite protagonista della serata è stata Yasmina Mélaouah, traduttrice di celebri autori francesi e de La Peste di Albert Camus, romanzo del 1947 ma sempre “attuale e vivo, metafora cui il presente continua a riconoscersi”. I grandi classici, difatti, sono eterne allegorie nelle quali ritrovarsi e si distinguono per la loro capacità di conservare una perenne contemporaneità.
Scrittori allo specchio – Incontro con Yasmina Mélaouah
“Al di là del successo sorprendente e quasi inaspettato della nostra iniziativa – dichiara il direttore artistico Francesco Mongiello – il dato più rilevante che mi preme sottolineare è l’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto questa idea. Evidentemente siamo riusciti ad intercettare un loro bisogno, quello di conoscere di persona i traduttori e ascoltare dalla loro voce i segreti nascosti nelle pieghe dei grandi capolavori della letteratura e che li rendono così unici. Apprendere, poi, alcuni aspetti inediti della traduzione di un testo, descritti in un modo così raffinato, ha lasciato tutti col fiato sospeso. L’obiettivo che ci siamo posti sin dall’inizio, quello cioè di ampliare il più possibile il pubblico coinvolgendo, oltre ai lettori forti, anche persone che magari non hanno mai letto un classico, mi sembra sia stato raggiunto. Questo grazie anche al contributo determinante dei traduttori stessi, che hanno compreso sin da subito l’essenza del progetto adottando un registro divulgativo, scevro da tecnicismi e in grado di suscitare curiosità ed emozioni”.
Scrittori allo specchio – Intervento di Maria Rosaria Salvatore, Presidente di Amabili Confini
“Con la rassegna Scrittori allo Specchio– conclude Maria Rosaria Salvatore, presidente dell’associazione Amabili Confini – abbiamo ulteriormente ampliato il nostro raggio d’azione, esplorando campi della letteratura dall’alto valore sociale. Le conversazioni con i cinque traduttori hanno svelato una nuova prospettiva di lettura che ha coinvolto e affascinato un ampio pubblico di ogni fascia di età ed estrazione sociale. Questa è la cultura che ci piace produrre, una cultura intergenerazionale della partecipazione, della condivisione, della contaminazione. Mi piace definirla una cultura sostenibile, orientata alle generazioni future.”
La presidente ha infine ringraziato tutti coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione: i traduttori Ilide Carmignani, Susanna Basso, Claudia Zonghetti, Giorgio Amitrano e Yasmina Mélaouah; gli studenti del Liceo Classico di Matera Francesca Scalera, Christian Morando, Sonia Hoxha, Sara Ventrella, Virginia Lionetti, Claudia Paolicelli, Vittoria Barberio e Marilena Pietricòla; le conduttrici Agnese Ferri, Claudia Zancan e Rita Montinaro, il fotografo Antonio Sansone, i partner che hanno sostenuto la rassegna e l’affiatato team di Amabili Confini. L’ultimo saluto, ma non per importanza, è andato al pubblico sempre numeroso, che ha assistito agli incontri in presenza e alle dirette streaming.
“Scrittori allo specchio” è stata patrocinata dal Comune di Matera, dal Museo Nazionale “D. Ridola” e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il programma completo della rassegna è disponibile sul nostro sito . Le registrazioni delle dirette sono disponibili sulla pagina Facebook dell’associazione Amabili Confini.
Team di Amabili Confini
da Amabili Confini | 17 Ago 2021 | Altri Eventi, News
Rassegna “Scrittori allo specchio”
Matera – Dal 2 al 30 Settembre 2021
Giardino del Museo Ridola – Via Ridola, 34
Cinque prestigiosi traduttori si alternano, ogni settimana, per parlare dei grandi libri da loro curati
L’incontro con i capolavori della letteratura è una scintilla che può illuminare le nostre vite, un bagliore improvviso che scombina i pensieri e accende i cuori. I traduttori, come sapienti tedofori, mantengono viva la fiamma di quelle intense opere, ne preservano l’unicità, restituendoci intatte la forza e la bellezza delle parole.
2 settembre
Ore 18:30
Cent’anni di solitudine
di Gabriel García Márquez
“Magia e realtà”
a cura di Ilide Carmignani
Ilide Carmignani
Ilide Carmignani è nata a Lucca. Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Pisa, si perfeziona in seguito alla Brown University (USA) e all’Università di Siena nell’ambito della letteratura spagnola-ispanoamericana e della traduzione letteraria. A partire dal 1984 ha svolto attività di consulenza, editing e traduzione dallo spagnolo e dall’inglese per alcune fra le maggiori case editrici
italiane, come Adelphi, Meridiani Mondadori e Feltrinelli. Dal 2000 è consulente per la traduzione letteraria del Salone Internazionale del Libro di Torino. Dal 2003 cura, insieme al prof. Stefano
Arduini, le Giornate della Traduzione Letteraria, presso l’Università di Urbino. Ha ricevuto il premio di traduzione letteraria dell’Istituto Cervantes, il Premio Nazionale per la Traduzione e il Premio
“Vittorio Bodini”. Ha tradotto in italiano tutti i libri di Luis Sepulveda ed è la traduttrice di altri grandi autori della letteratura latino-americana, tra cui García Marquez, Bolaño, Borges, Neruda, Onetti. Ad aprile è uscito per Salani il suo libro Storia di Luis Sepulveda e del suo gatto Zorba.
9 settembre
Ore 18:30
Orgoglio e pregiudizio
di Jane Austen
“Parlarne tra amici”
a cura di Susanna Basso
Susanna Basso
Susanna Basso è nata a Torino e traduce dagli inizi degli anni Ottanta. Ha vinto per due volte il premio Procida, nel 2002 per Espiazione di Ian McEwan e nel 2014 per Lasciarsi andare di Alice Munro; si è aggiudicata il premio Mondello nel 2006, il Nini Agosti Castellani nel 2007 e il premio «Giovanni, Emma e Luisa Enriques» nel 2016. Ha pubblicato il saggio Sul tradurre. Esperienze e
divagazioni militanti (Bruno Mondadori, 2010). Fra gli autori da lei tradotti: Ian McEwan, Alice Munro, Kazuo Ishiguro, Julian Barnes, Elizabeth Strout, Martin Amis e Jane Austen. Insegna Lingua e Letteratura inglese presso il Liceo Classico Massimo D’Azeglio di Torino.
16 settembre
Ore 18:30
Anna Karenina
di Lev Tolstoj
“Le voci dell’infelicità”
a cura di Claudia Zonghetti
Claudia Zonghetti
Claudia Zonghetti è nata a Fano, ha studiato a Venezia e vive a Milano. Da circa vent’anni traduce dal russo autori classici e contemporanei. Oltre a Michail Bulgakov, Vasilij Grossman e Lev
Tolstoj, ha dato voce italiana ad Anna Politkovskaja, Pavel Florenskij, Varlam Šalamov, Nikolaj Gogol’, Ivan Bunin ed altri. Ha collaborato alla compilazione del Dizionario russo-italiano / italianorusso di Julia Dobrovolskaja (Hoepli). Ha vinto il Premio Letterario internazionale “Russia-Italia attraverso i secoli” (2007), il Premio Monselice (2009), il Premio Vallombrosa von Rezzori
(2009), il Premio Letterario internazionale “M. Gor’kij” (2011) e il Premio Enriques (2017).
22 settembre
Ore 18:30
Kafka sulla spiaggia
di Murakami Haruki
“Ai confini della realtà”
a cura di Giorgio Amitrano
Giorgio Amitrano
Giorgio Amitrano, nato a Jesi, è uno dei massimi nipponisti italiani ed è stato direttore dell’Istituto di Cultura italiana a Tokyo. Insegna Lingua e Letteratura giapponese all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Traduttore, tra gli altri, di grandi scrittori come Banana Yoshimoto e Murakami Haruki. Per la sua attività di traduttore ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1996 il Premio Elsa Morante-Isola di Arturo per la traduzione letteraria, nel 1998 il 1° Premio Alcantara per la traduzione dal giapponese, nel 2001 il Premio Noma Award per la traduzione e nel 2008 il Premio Grinzane-Cavour per la Traduzione letteraria dal giapponese. Ha pubblicato il volume The New Japanese Novel: Popular Culture and Literary Tradition in the Work of Murakami Haruki and Yoshimoto Banana (a cura della Italian School of Est Asian Studies, 1996), Il mondo di Banana Yoshimoto (Feltrinelli, 1999; edizione ampliata 2007) e Iro iro. Il Giappone tra pop e sublime (De Agostini, 2018).
30 settembre
Ore 18:30
La peste
di Albert Camus
“I mille volti del Male”
a cura di Yasmina Mélaouah
Yasmina Mélaouah
Yasmina Mélaouah è nata a Tunisi e vive a Milano dove si è laureata in Letteratura francese moderna e contemporanea. Ha insegnato traduzione all’Università degli Studi di Milano e insegna tuttora alla Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli” di Milano. Ha tradotto, fra gli altri, Pennac, Chamoiseau, Colette, Genet, Alain-Fournier, Mauvignier, Radiguet, Saint-Exupery, Makine, Enard. Nel 2007, in occasione delle Giornate della traduzione letteraria di Urbino, ha ricevuto il premio per la traduzione del Centro Europeo per l’Editoria. Nel 2019 le è stato conferito il premio alla carriera per la traduzione letteraria “Vittorio Bodini”. Nel 2017 ha curato la nuova traduzione del romanzo La Peste di Camus, che quest’anno è stata distribuita gratuitamente a seimila studenti del terzo e quarto anno delle superiori di tutta Italia, grazie al progetto di lettura condivisa “Un libro tante scuole”, promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino.
“Tradurre è dunque innanzitutto far meglio conoscere ciò che merita di essere conosciuto meglio: perché edifica, infervora, rende più profondi; perché costituisce un indispensabile retaggio del passato; perché è un contributo alla conoscenza, sacra o d’altro genere.”
Susan Sontag
Gallery fotografica della rassegna
Foto di Antonio Sansone
da Amabili Confini | 1 Giu 2021 | Altri Eventi, News
Premessa
Marina Cvetaeva, un’icona della poesia del Novecento, annotò in uno dei suoi stupendi taccuini cuciti a mano: “Scrivere significa vivere”. Quanto sia importante saper comunicare e dare una forma fluida ai nostri pensieri, lo appuriamo ogni giorno interagendo con gli altri.
La parola è uno specchio, riflette ciò che siamo, può suscitare interesse o disapprovazione, può distinguerci dalla massa informe degli analfabeti funzionali e sollevarci di una spanna, permettendoci di interpretare meglio la realtà che ci circonda. Le nostre parole brilleranno come astri, se nel corso del tempo avremo avuto cura di collezionarne sempre di più, custodendole nel nostro dizionario interiore e usandole con discernimento; ma possono restituire di noi un’immagine sgradevole se usate in modo sciatto e sconclusionato, denotando in modo imbarazzante una povertà di linguaggio.
Insomma, il modo in cui ci esprimiamo rappresenta il nostro biglietto da visita: saremo accolti benevolmente o riceveremo lo stigma della riprovazione e dello scherno. “La vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole: più siamo competenti nel padroneggiarle, scegliendo quelle adatte al contesto in cui ci troviamo, più sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società della comunicazione.” (Vera Gheno, dal saggio Potere alle parole).
La generazione dei nativi digitali spesso stenta a orientarsi nel mare magnum delle informazioni: scrivono e digitano come viene, come capita, senza dare troppo importanza alla forma. Incalzati dai ritmi forsennati del mondo virtuale, non trovano il tempo di fermarsi per meditare. Lo sguardo scorre freneticamente sugli schermi di un dispositivo senza trattenere il senso dei contenuti. Tutto ciò spesso si traduce nella difficoltà di capire anche testi semplici, come rivelano in modo impietoso gli esiti delle prove Invalsi e di altri studi condotti per valutare le capacità di apprendimento.
Ma per giungere a un approdo felice bisogna prepararsi ad affrontare una lunga e impegnativa navigazione, leggere tanto per stimolare l’immaginazione, orientarsi tra diverse forme di scrittura, acquisire una capacità critica che consenta di decodificare meglio un testo, allenarsi a una verticalità del pensiero a cui non si è abituati.
Italo Calvino, in un suo articolo, scrisse: “Non credo a niente che sia facile, rapido, spontaneo, improvvisato, approssimativo. Credo nella forza di ciò che è lento, calmo, ostinato, senza fanatismi né entusiasmi. Non credo a nessuna liberazione né individuale né collettiva che si ottenga senza il costo di un’autodisciplina, di un’autocostruzione, di uno sforzo.”
Leggere per capire, leggere per sapere, leggere per cambiare, leggere per essere diversi.
Scrivere per creare mondi, imitare i battiti del cuore, riprodurre la musica dell’anima, attraversare il dolore, cercare un riscatto, inseguire un sogno… scrivere per conoscersi.
Obiettivi
Gli studenti iscritti al percorso formativo parteciperanno alla sesta edizione della rassegna Amabili Confini con un racconto breve ispirato al tema “Stupore”.
Durante il percorso avranno modo di:
- sviluppare la tendenza all’autoesame, alla riflessione critica, al confronto con gli altri;
- potenziare le capacità narrative mediante un uso appropriato del lessico, la gestione più consapevole della sintassi, cimentandosi nella costruzione della trama, nell’ambientazione della storia, e nella caratterizzazione dei personaggi;
- attraverso l’esercizio della scrittura giungere alla definizione di un proprio stile.
Modalità
I partecipanti saranno divisi in gruppi composti da 2 studenti. Ogni gruppo verrà “adottato” da uno scrittore che scriverà per loro solo l’incipit (non più di 10 righe) del racconto e ne seguirà la genesi. Il testo non potrà superare i 5 fogli (circa 20.000 battute).
Gli studenti dovranno sviluppare a quattro mani la trama e strutturare l’impianto narrativo. Durante il percorso il testo verrà visionato dagli scrittori che daranno delle indicazioni per migliorarlo ulteriormente, attraverso dei confronti in streaming. A racconto ultimato ci sarà la valutazione finale da parte degli scrittori che daranno gli ultimi suggerimenti. Al termine del percorso saranno gli studenti stessi a scegliere il testo che più li avrà emozionati tra quelli scritti dai loro compagni di corso. Gli autori del testo scelto presenteranno in diretta streaming il romanzo dello scrittore a loro abbinato. Avranno, così, la possibilità di approfondirne la conoscenza e di porre delle domande sulla sua professione e sulla sua opera.
Scrittori
Alessio Forgione – Ilaria Palomba – Peppe Millanta – Dario Levantino – Costantino Dilillo – Ilaria Gaspari – Donatella Di Pietrantonio – Daniele Mencarelli – Elena Varvello – Alberto Garlini
Periodo
11 febbraio – 16 aprile 2021