Progetto “Scrivere, come amare”

Progetto “Scrivere, come amare”

Premessa

Marina Cvetaeva, un’icona della poesia del Novecento, annotò in uno dei suoi stupendi taccuini cuciti a mano: “Scrivere significa vivere”. Quanto sia importante saper comunicare e dare una forma fluida ai nostri pensieri, lo appuriamo ogni giorno interagendo con gli altri.

La parola è uno specchio, riflette ciò che siamo, può suscitare interesse o disapprovazione, può distinguerci dalla massa informe degli analfabeti funzionali e sollevarci di una spanna, permettendoci di interpretare meglio la realtà che ci circonda. Le nostre parole brilleranno come astri, se nel corso del tempo avremo avuto cura di collezionarne sempre di più, custodendole nel nostro dizionario interiore e usandole con discernimento; ma possono restituire di noi un’immagine sgradevole se usate in modo sciatto e sconclusionato, denotando in modo imbarazzante una povertà di linguaggio.

Insomma, il modo in cui ci esprimiamo rappresenta il nostro biglietto da visita: saremo accolti benevolmente o riceveremo lo stigma della riprovazione e dello scherno. “La vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole: più siamo competenti nel padroneggiarle, scegliendo quelle adatte al contesto in cui ci troviamo, più sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società della comunicazione.” (Vera Gheno, dal saggio Potere alle parole).

La generazione dei nativi digitali spesso stenta a orientarsi nel mare magnum delle informazioni: scrivono e digitano come viene, come capita, senza dare troppo importanza alla forma. Incalzati dai ritmi forsennati del mondo virtuale, non trovano il tempo di fermarsi per meditare. Lo sguardo scorre freneticamente sugli schermi di un dispositivo senza trattenere il senso dei contenuti. Tutto ciò spesso si traduce nella difficoltà di capire anche testi semplici, come rivelano in modo impietoso gli esiti delle prove Invalsi e di altri studi condotti per valutare le capacità di apprendimento.

Ma per giungere a un approdo felice bisogna prepararsi ad affrontare una lunga e impegnativa navigazione, leggere tanto per stimolare l’immaginazione, orientarsi tra diverse forme di scrittura, acquisire una capacità critica che consenta di decodificare meglio un testo, allenarsi a una verticalità del pensiero a cui non si è abituati.

Italo Calvino, in un suo articolo, scrisse: “Non credo a niente che sia facile, rapido, spontaneo, improvvisato, approssimativo. Credo nella forza di ciò che è lento, calmo, ostinato, senza fanatismi né entusiasmi. Non credo a nessuna liberazione né individuale né collettiva che si ottenga senza il costo di un’autodisciplina, di un’autocostruzione, di uno sforzo.

Leggere per capire, leggere per sapere, leggere per cambiare, leggere per essere diversi.
Scrivere per creare mondi, imitare i battiti del cuore, riprodurre la musica dell’anima, attraversare il dolore, cercare un riscatto, inseguire un sogno… scrivere per conoscersi.

Obiettivi

Gli studenti iscritti al percorso formativo parteciperanno alla sesta edizione della rassegna Amabili Confini con un racconto breve ispirato al tema “Stupore”.

Durante il percorso avranno modo di:

  • sviluppare la tendenza all’autoesame, alla riflessione critica, al confronto con gli altri;
  • potenziare le capacità narrative mediante un uso appropriato del lessico, la gestione più consapevole della sintassi, cimentandosi nella costruzione della trama, nell’ambientazione della storia, e nella caratterizzazione dei personaggi;
  • attraverso l’esercizio della scrittura giungere alla definizione di un proprio stile.

Modalità

I partecipanti saranno divisi in gruppi composti da 2 studenti. Ogni gruppo verrà “adottato” da uno scrittore che scriverà per loro solo l’incipit (non più di 10 righe) del racconto e ne seguirà la genesi. Il testo non potrà superare i 5 fogli (circa 20.000 battute).

Gli studenti dovranno sviluppare a quattro mani la trama e strutturare l’impianto narrativo. Durante il percorso il testo verrà visionato dagli scrittori che daranno delle indicazioni per migliorarlo ulteriormente, attraverso dei confronti in streaming. A racconto ultimato ci sarà la valutazione finale da parte degli scrittori che daranno gli ultimi suggerimenti. Al termine del percorso saranno gli studenti stessi a scegliere il testo che più li avrà emozionati tra quelli scritti dai loro compagni di corso. Gli autori del testo scelto presenteranno in diretta streaming il romanzo dello scrittore a loro abbinato. Avranno, così, la possibilità di approfondirne la conoscenza e di porre delle domande sulla sua professione e sulla sua opera.

Scrittori

Alessio Forgione – Ilaria Palomba – Peppe Millanta – Dario Levantino – Costantino Dilillo – Ilaria Gaspari – Donatella Di Pietrantonio – Daniele Mencarelli – Elena Varvello – Alberto Garlini        

Periodo

11 febbraio – 16 aprile 2021

Al via la sesta edizione di Amabili Confini

Al via la sesta edizione di Amabili Confini

Il nuovo tema è “Stupore”

Dal 6 febbraio si potrà partecipare all’iniziativa compilando il modulo nella home page del nostro sito o nella pagina Partecipa inviando un breve racconto o una poesia sul tema della sesta edizione: Stupore.

I testi dovranno pervenire entro il 30 aprile 2021.

Come accaduto nelle precedenti edizioni, anche quest’anno gli organizzatori hanno scelto un tema che potesse suscitare l’interesse di persone di ogni fascia d’età, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti realizzando quel desiderio sempre vivo di dare voce, attraverso la scrittura, alle proprie emozioni.

Tra tutti gli scritti pervenuti dalle cinque macroaree in cui sarà suddivisa Matera, ne saranno scelti cinque tramite sorteggio per rimarcare l’elemento democratico e “popolare” del progetto, avulso dai canoni del premio letterario: non ci sono giurie, non ci sono accademici, non ci sono esperti a valutare i racconti. Oltre ai testi sorteggiati ne verranno menzionati altri cinque per particolari qualità narrative.

A ogni quartiere e a ogni racconto sarà abbinato un prestigioso scrittore che converserà con gli autori dei testi selezionati, esprimendo le sue considerazioni sul contenuto degli scritti e dando loro dei suggerimenti utili per migliorarne lo stile e la forma. Inoltre, verrà dato ampio spazio alla presentazione del suo nuovo romanzo.

Il progetto, ideato da Francesco Mongiello, intende stimolare la partecipazione attiva degli abitanti facendone emergere le potenzialità narrative e conferendo allo scrittore ospitato il ruolo di “cittadino culturale temporaneo”. In tal modo si creeranno le condizioni affinché ognuno si senta parte attiva di un processo di condivisione che vedrà protagonista l’intera comunità.

Si parte il 20 maggio

Quest’anno Amabili Confini, in programma dal 20 maggio al 17 giugno 2021, con un’anteprima il 7 maggio e un Amabili Confini Off (fuori programma) il 24 giugno, verrà proposta in forma ibrida, con incontri in diretta streaming e in presenza, rispettando le disposizioni sul Covid-19.

Queste le sezioni della sesta edizione della rassegna Amabili Confini:

  • Periferie sociali: in cui si dà voce ai racconti dei migranti dei centri di accoglienza e dei detenuti della Casa Circondariale di Matera.
  • Fuori zona: riservato ai racconti pervenuti da altri luoghi della Basilicata e da altre Regioni italiane.
  • Amabili versi: alla rassegna si potrà partecipare non solo con i racconti brevi ma anche con le poesie, ispirate al tema della sesta edizione.
  • Amabili alchimìe: la rassegna si propone anche l’obiettivo di tessere relazioni e sinergie con altre associazioni culturali attive nel territorio lucano e non solo. In questo modo, grazie all’attivismo e all’entusiasmo di tanti appassionati, si innescheranno contaminazioni e si svilupperanno nuove idee.
Antologia di Amabili Confini 2020 disponibile online

Antologia di Amabili Confini 2020 disponibile online

È disponibile l’antologia di Amabili Confini edizione 2020. Il volume contiene complessivamente 109 testi scritti dai residenti dei quartieri di Matera e di altri comuni in tutta Italia, oltre agli elaborati dei detenuti della Casa Circondariale di Matera e dei migranti del centro accoglienza per minori di Salandra.

I testi sono inseriti nelle sezioni relative alle macroaree A-B-C-D-E di Matera e in Amabili Versi, Fuori Zona, Periferie Sociali.

Dopo “Gli estivi” è tempo di vacanze

Dopo “Gli estivi” è tempo di vacanze

Sabato 1 agosto 2020 è terminata la rassegna “Gli estivi“, che conclude la fitta attività culturale di Amabili Confini in questa prima parte del 2020. Vogliamo ringraziare gli scrittori che sono intervenuti: Cristò, Alessio Forgione e Ilaria Palomba. Siamo felici che il pubblico presente abbia potuto apprezzare la qualità delle loro opere e il talento di questi giovani autori.

Ringraziamo Leo Fuina per l’ospitalità e per averci consentito di organizzare l’evento in uno dei luoghi più suggestivi del litorale jonico. Un grazie di cuore va ai moderatori che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito: Lelio Camassa, Claudia Zancan e Nadia Berardi. Ringraziamo Cinzia Alitto e Vita Epifania per le letture dei brani tratti dai romanzi presentati. Un ringraziamento speciale va alla libreria Di Giulio, fedele partner delle nostre iniziative.

L’associazione Amabili Confini riprenderà le sue attività culturali dopo le ferie estive.

Nel frattempo, non resta che augurarvi buone vacanze!

Gli Estivi – Incontri letterari in spiaggia

Gli Estivi – Incontri letterari in spiaggia

Gli Estivi - Incontri letterari in spiaggia

GLI ESTIVI – Incontri Letterari in Spiaggia

Riva dei Ginepri, San Teodoro di Pisticci – Dall’11 luglio all’1 agosto 2020

Ospiti degli incontri

CRISTÒ

11 luglio 2020 – ore 18:00

Autore del romanzo “La meravigliosa lampada di Paolo Lunare” (Terrarossa edizioni). Conduzione a cura di Lelio Camassa (docente)

cristò

Cristò (Bari, 1976) è scrittore, musicista e libraio. Suoi contributi sono apparsi sui blog «minimaemoralia», «Artribune» e «Vita da Editor», sul quotidiano «la Repubblica» e sul periodico «Alfabeta2». Ha pubblicato i romanzi Come pescare, cucinare e suonare la trota (Florestano, 2007), L’orizzonte degli eventi (Il grillo, 2011), That’s (im)possible (caratterimobili, 2013; poi Intermezzi, 2016), La carne (Intermezzi, 2016), Restiamo così quando ve ne andate (TerraRossa, 2017). Il suo nuovo romanzo è La meravigliosa lampada di Paolo Lunare (TerraRossa, 2019).

 SINOSSI “LA MERAVIGLIOSA LAMPADA DI PAOLO LUNARE”

L’omissione è una menzogna oppure no? Quante ne occorrono per non turbare le relazioni che intessiamo con le persone che ci sono più care?
Quella tra Paolo e Petra è una storia di amore e di inganni capace di varcare i limiti temporali che scandiscono ciascuna esistenza. Spiegarvi come e perché significherebbe privarvi del piacere di confrontarvi con quest’opera che ribadisce la capacità immaginifica di Cristò: un autore che partendo dal realismo magico di Landolfi e Buzzati, libro dopo libro, sta creando un nuovo genere letterario.

 

 

 

Alessio FORGIONE

18 luglio 2020 – ore 18:00

Autore del romanzo “Giovanissimi” (NN Editore). Conduzione a cura di Claudia Zancan (cofondatrice del blog Thebookmark)

Alessio Forgione

Alessio Forgione (Napoli, 1986) scrive perché ama leggere e ama leggere perché crede che una sola vita non sia abbastanza. Il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour, ha vinto il Premio Berto 2019 e il Premio Intersezioni Italia-Russia; in corso di traduzione in Francia e Russia, verrà portato in scena al Teatro Mercadante di Napoli con la regia di Rosario Sparno. Nel 2020 è uscito, sempre per NN Editore, il suo nuovo romanzo Giovanissimi, tra i 12 finalisti candidati al Premio Strega.

SINOSSI “GIOVANISSIMI”

Marocco ha quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, un quartiere di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell’assenza come una ferita aperta, un dolore sordo che non dà pace. Frequenta il liceo con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle trasferte: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia e il senso di vuoto che prova dentro.
Finché non accadono due cose: l’arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e magnifico, e la proposta di Lunno, il suo amico più caro, che mette
in discussione tutte le sue certezze.
Dopo l’esordio con Napoli mon amour, Alessio Forgione torna con un romanzo di prime volte, e ci racconta un mondo di ragazzini che crescono da soli,tra desideri di grandezza e delusioni repentine, piccoli crimini e grandi violenze, in attesa di scorgere il varco che conduce all’età adulta.

Questo libro è per il primo uomo che è stato davvero sulla Luna, per chi sogna un’estate su una spiaggia solitaria, per chi infilava Dylan Dog nei libri di scuola fingendo di studiare, e per chi ha capito che l’amore, quando si presenta, rischia di trasformarci in nuvole: piccole forme delicate, semplici da distruggere.

 

Flavia PICCINNI e Carmine GAZZANNI

25 luglio 2020 – ore 18:00

Autori del libro inchiesta “Sarah” (Fandango). Conduzione a cura di Stella Montano (giornalista)

Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni

Flavia Piccinni (Taranto, 1986) dopo aver vinto il Premio Campiello Giovani 2005 con Non c’è tutto nei romanzi , ha esordito appena ventenne con Adesso tienimi, pubblicato nel 2007 da Fazi e riproposto da TerraRossa nel 2019. Sono seguiti i romanzi Lo sbaglio (Rizzoli, 2011) e Quel fiume è la notte (Fandango Libri, 2016). Ha pubblicato il saggio sulla ’ndrangheta La mala vita (Sperling & Kupfer, 2012). Coordinatrice editoriale della casa editrice Atlantide, collabora con numerosi giornali. È autrice di documentari per Rai1 e Radio3 Rai. Con l’inchiesta Bellissime (Fandango, 2017) ha vinto il Premio Croce, il Premio Enea e il Premio Essere Donna. Il libro ha suggerito tre interrogazioni parlamentari e una proposta di legge, nonché l’omonimo film documentario prodotto da Fandango e Timvision. Con Carmine Gazzanni ha pubblicato il libro Nella setta (Fandango, 2018), che ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Premio Mattarella Giornalismo 2019, il Premio Como Inchiesta, il Premio Europeo Giornalismo Investigativo e il Premio Fiumicino Legalità. Nel 2020 esce per Fandango il nuovo libro inchiesta Sarah, scritto con Carmine Gazzanni. 

Carmine Gazzanni (Isernia, 1989), è un  giornalista professionista. Scrive per La Notizia, Left, Donna Moderna e Linkiesta. In passato ha collaborato con  Presa Diretta (Rai3),  L’Espresso e Narcomafie. Dalle sue inchieste sono nate numerose interrogazioni parlamentari. È tra i vincitori del Premio Rampino 2018 e del Premio Pietro di Donato.

SINOSSI “SARAH”

Partendo da mesi precedenti alla scomparsa, seguendo le indagini e a seguire il processo – analizzando le oltre 2000 pagine della sentenza –, i due autori ricostruiscono una delle vicende più sconvolgenti della cronaca nera italiana mettendo insieme all’appassionante stile narrativo la precisione dei giornalisti d’inchiesta. Ben lontani dalla semplice ricostruzione degli eventi, Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni guidano il lettore dietro il paravento – ancora ben fermo – che fino a oggi ha celato tanto la vita di Sarah Scazzi, quanto quella di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano. I due autori indagano tanto la brutalità ancestrale dei nuclei famigliari, quanto il meccanismo messo in atto per depistare le indagini. Dall’abuso compiuto da Michele Misseri, alla mancanza della perizia sul corpo della vittima, Sarah racconta con lo sguardo che solo la narrativa può donare, e con la violenza che solo la verità sottende, una delle storie italiane che hanno segnato maggiormente il nostro Paese. Nel segno di L’Avversario di Emmanuel Carrère e di A sangue freddo di Truman Capote, Sarah è un libro documentato e spietato, che obbliga il lettore a fare i conti con la propria smania di voyeurismo iniettato di cronaca nera, ma soprattutto con uno dei più drammatici casi della recente storia italiana, un omicidio che – con l’attenta lettura dei documenti e l’analisi investigativa degli eventi – ancora oggi non può dirsi risolto.

 

 

 

 

Ilaria PALOMBA

1 agosto 2020 – ore 18:00

Autrice del romanzo “Brama” (Giulio Perrone editore). Conduzione a cura di Nadia Berardi

Gli Estivi - Ilaria Palomba

Ilaria Palomba

Ilaria Palomba (Bari, 1987) è laureata in Filosofia, ha studiato Sociologia dell’immaginario al CeaQ (Sorbonne) e ha insegnato scrittura creativa in scuole e centri diurni. Tra le sue pubblicazioni: Fatti male (Gaffi, 2012, tradotto in tedesco per Aufbau-verlag), Homo homini virus (Meridiano Zero, Premio Carver 2015), Disturbi di luminosità (Gaffi, 2018), Brama (Giulio Perrone editore, 2020) per la narrativa; Mancanza (Augh!, 2017), Deserto (Fusibilia, Premio Profumi di Poesia 2018) per la poesia; Io sono un’opera d’arte, viaggio nel mondo della performance art (Edizioni dal Sud, 2014) per la saggistica. Alcuni racconti sono tradotti in inglese e francese, alcune poesie sono su Nuovi Argomenti e un racconto breve è sulla rivista Retabloid. È cofondatrice, insieme a Giordano Tedoldi, del blog letterario suiteitalianalt.blogspot.com. 

SINOSSI “BRAMA”

Possedere l’altro, primeggiare, schivare le attenzioni di una madre morbosa, meritare il riconoscimento di un padre inarrivabile sono i desideri che animano Bianca, fragile trentenne, ricoverata più volte in psichiatria per i suoi vani tentativi di suicidio. L’incontro con il filosofo Carlo Brama, ambivalente oggetto di desiderio, rende maggiormente precario il suo stare al mondo e apre un viaggio a ritroso nell’infanzia e nell’adolescenza pugliese, frugando tra i segreti di una famiglia borghese piena di scheletri nell’armadio. L’amore non è una fiaba a lieto fine ma una radiografia della psiche, un legame tanto carnale quanto spirituale che, come in un rito, nel suo compiersi conduce al trascendimento della ragione. Tra Carlo e Bianca c’è un gioco crudele che diventa una condanna, una tessitura di destini, sacra e terribile, cui cercano entrambi di sfuggire.

Il “Salvaparole” di Amabili Confini 2020

Il “Salvaparole” di Amabili Confini 2020

Creare un contenitore video che raccogliesse alcune parole donate e commentate dagli scrittori ospiti della quinta edizione di Amabili Confini, quest’anno in formato digitale, il cui tema era per l’appunto “Parole”: nasce così il “Salvaparole“, un’idea che la nostra associazione ha sposato e condiviso con i docenti del Liceo Classico “E. Duni”di Matera, partner della rassegna.

Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Nadia Terranova, Vera Gheno, Chiara Valerio, Alberto Garlini, Fuani Marino, Andrea Pomella e Maurizio De Giovanni.

Ecco il “Salvaparole”: