Tutti i testi letti nella rubrica “Bussole” di Amabili Confini 2020

Tutti i testi letti nella rubrica “Bussole” di Amabili Confini 2020

Li avete chiesti in tanti e vogliamo accontentarvi: ecco tutti i testi che sono stati letti nella rubrica “Bussole” durante le dirette di Amabili Confini 2020.

11 maggio – Incontro con Christian Raimo

Abbiamo parole per vendere
parole per comprare
parole per fare parole
ma ci servono parole per pensare.
Abbiamo parole per uccidere
parole per dormire
parole per fare solletico
ma ci servono parole per amare.
Abbiamo le macchine
per scrivere le parole
dittafoni magnetofoni
microfoni
telefoni
Abbiamo parole
per far rumore,
parole per parlare
non ne abbiamo più.

da “Il secondo libro delle filastrocche”, di Gianni Rodàri (Einaudi, 1985)

12 maggio – Incontro con Vera Gheno

Io sono senza aggettivi, io sono senza predicati,
io indebolisco la sintassi, io consumo le parole,
io non ho parole pregnanti, io non ho parole
cangianti, non ho parole mutevoli,
non ho parole perturbanti,
io non ho abbastanza parole, le parole mi si
consumano, io non ho parole che svelino, io non ho
parole che puliscano, io non ho parole che riposino,
io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza
parole, mai abbastanza parole.

dalla raccolta “Fuoco centrale”, di Mariangela Gualtieri (Einaudi, 2003)

13 maggio – Incontro con Chiara Valerio

Cuci una foglia vicino alle parole, cuci le parole tra loro, guarda una foglia come viene soffiata lontano.
Il tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo a noi stessi mentre intorno cresce la vita e la realtà s’addensa, s’intreccia, diventa una radice che sale fino a un tronco e ridiventa foglio.
Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia.
Per questo cucio, cucio, cucio.

dalla raccolta “Salva con nome”, di Antonella Anedda (Mondadori, 2012)

14 maggio – Incontro con Alberto Garlini

Ognuno di noi ha il suo porto sepolto dentro di sé: quando io sprofondo nel mio, le prime parole che mi vengono incontro sono quelle della mia infanzia sul colle e sono la parola “ombra”, la parola “acqua”, la parola “pietra”, la parola “muschio”, la parola “nuvola”, la parola “fatica”, la parola “silenzio”. Con le parole, pian piano affiorano i luoghi e i volti e mi viene incontro mia madre, che mi prende per mano e mi porta a cogliere i bucaneve lungo le rive gelate del torrente a febbraio.

tratto da “Questa libertà”, di Pierluigi Cappello (Rizzoli, 2013)

15 maggio – Incontro con Fuani Marino

Amo il bianco tra le parole,
il loro margine ardente,
amo quando taci
e quando riprendi a parlare,
amo la parola che spunta
solitaria
sullo specchio buio del vocabolario,
e quando sborda, va alla deriva
con deciso smarrimento,
quando si oscura
e quando si spezza,
si fa ombra.
Quando veste il mondo,
quando lo rivela,
quando fa mappa,
quando fa destino.
Amo quando è imminente
e quando si schianta,
quando è straniera,
quando straniera sono io
nella sua ipotetica terra,
amo quello che resta,
dopo la parola detta,
non detta. E quando è proibita
e pronunciata lo stesso,
quando si cerca e si vela,
quando si sposa
e quando è realtà di muri
limite che incaglia al suolo,
quando scorre candida
e corre per prima a bere,
e quando preme alla gola…
dalla raccolta “La bambina pugile”, di Chandra Livia Candiani (Einaudi, 2014)
16 maggio – incontro con Andrea Pomella
State attenti alle parole,
anche a quelle miracolose.
Per le miracolose diamo il meglio,
brulicano alle volte come insetti
lasciando non un pizzico ma un bacio.
Possono essere buone come le dita.
Possono essere affidabili come le rocce
su cui mettiamo il sedere.
Ma possono essere sia margherite che ferite.
Eppure io le amo.
Sono colombe cadute dal soffitto.
Sono sei arance sacre appoggiate in grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, con il suo volto appassionato.
Eppure spesso mi deludono.
Ho così tanto da dire,
così tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non ce la fanno,
mi baciano quelle sbagliate.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali dello scricciolo.
Provo comunque a prendermene cura
e ad essere gentile.
Uova e parole vanno maneggiate con cura.
Una volta rotte non si possono
riparare.

dalla raccolta “La zavorra dell’eterno”, di Anne Sexton (Crocetti Editore, 2016)

17 maggio – Incontro con Maurizio De Giovanni

Procedi piano. Lascia che la mano
esegua il fragile dettato.
Abbi fede in quel niente
che viene – quel niente
che succede.
Non prendere la parola.
Lascia sia lei da sola. Diventa tu
la preda. Sia lei che ti cattura.

dalla raccolta “Quando non morivo”, di Mariangela Gualtieri (Einaudi, 2019)

Daniele Mencarelli – “Tutto chiede salvezza”

Daniele Mencarelli – “Tutto chiede salvezza”

Video realizzato per Amabili Confini dallo scrittore Daniele Mencarelli: il graditissimo ritorno di un grande autore che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Matera in occasione della quarta edizione di Amabili Confini.

Con il suo ultimo romanzo, “Tutto chiede salvezza” (Gruppo Mondadori, 2020, tra i 12 finalisti de Il Premio Strega), Daniele ci invita a riflettere sull’importanza delle parole:

Amabili Confini Edizione 2020 in streaming

Amabili Confini Edizione 2020 in streaming

In linea con le ultime disposizioni del Governo sul Covid19, abbiamo deciso di organizzare la quinta edizione dell’omonima rassegna in versione digitale. Con tale scelta si è voluto contemperare la tutela della salute dei cittadini con  il desiderio di garantire la continuità ad un’iniziativa sempre più amata, restando al fianco della comunità e dando il giusto valore alle poesie e ai racconti brevi pervenuti sul tema “Parole”.

La rassegna, che si sarebbe dovuta svolgere da maggio a giugno con gli abituali incontri nei vari quartieri della città, verrà proposta quest’anno dall’11 al 17 maggio  esclusivamente in streaming, con un’anteprima  il 9 maggio.

Il calendario degli “incontri virtuali” sarà ricco di appuntamenti interessanti con dirette social e live streaming con gli scrittori ospiti della rassegna, con gli autori dei testi selezionati, con i gruppi di lettura, con gli studenti del Liceo Classico “E. Duni” di Matera, con i partner e con gli interventi del pubblico da casa. Insomma, sarà un’edizione insolita che presenterà elementi di innovazione sfruttando al meglio le opportunità offerte dal digitale per raggiungere un pubblico ancora più ampio e che al contempo manterrà  inalterata la sua carica di entusiasmo e coinvolgimento emotivo.

Amabili Confini attuerà un percorso di avvicinamento all’apertura ufficiale della rassegna proponendo alcuni video delle precedenti edizioni e altri servizi dedicati a questa importante iniziativa di cultura partecipata.

Anche quest’anno Amabili Confini ha potuto confidare nella collaborazione di alcune associazioni attive nei territori limitrofi con cui sono stati siglati dei protocolli d’intesa: Culture in Movimento di Miglionico, Pensiero attivo di Ferrandina e Movimento culturale Spiragli di Altamura.

Come sempre, verranno confermate le sezioni Fuori zona, per i testi provenienti da altri Comuni e Regioni italiane, e Periferie sociali, per dare voce ai migranti dei centri di accoglienza e ai detenuti della Casa Circondariale di Matera, gli “invisibili”, che attraverso le loro parole varcheranno quei confini che li separano dalla comunità.

Ulteriori momenti di approfondimento saranno riservati alla sezione Amabili Versi, in collaborazione con l’associazione Matera Poesia 1995, e dedicata ai componimenti poetici ispirati al tema  di questa edizione. La poesia scelta dalle due associazioni, tra quelle più significative pervenute, sarà menzionata e letta in occasione della cerimonia di premiazione del concorso nazionale artistico-letterario Una cartolina da Matera, organizzato da Matera Poesia 1995.

Come per le edizioni precedenti, al termine della rassegna tutti i testi pervenuti saranno inseriti  in un’accurata antologia e pubblicati on line sul sito di Amabili Confini.

Programma completo >>

Sigla Ufficiale di Amabili Confini 2020

Bendetta Tobagi a Matera venerdì 21 febbraio 2020

Bendetta Tobagi a Matera venerdì 21 febbraio 2020

Amabili Confini e la Libreria Di Giulio, in collaborazione con DicemUS (Dicem Unione Studentesca) presentano “Piazza Fontana – Il processo impossibile“, un libro di Benedetta Tobagi. Il racconto rigoroso e appassionante del grande processo sulla strage di piazza Fontana: una riflessione esemplare sui rapporti tra giustizia e politica.

L’incontro con la Tobagi si terrà venerdì 21 febbraio 2020, alle ore 11, presso l’Università degli Studi della Basilicata, a Matera.

Con l’autrice dialogheranno Maria Elena Grande (DicemUS) e Saverio Ciccimarra (docente).

Biografia di Benedetta Tobagi

Benedetta Tobagi è una giornalista e scrittrice italiana nata a Milano nel 1977. Dopo essersi laureata in Filosofia, ha lavorato alcuni anni nell’ambito della produzione audiovisiva e in campo editoriale, dedicandosi nel frattempo a studi storici. Figlia del giornalista Walter Tobagi, nel 2009 ha pubblicato Come mi batte forte il tuo cuore, in cui alterna la ricostruzione della figura paterna e lucide analisi storiche sulle vicende di quegli anni. Il libro ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Estense, il Premio Sciascia e il Premio Capalbio. Lavora come operatrice culturale,  collabora con la Repubblica e per la sua attività giornalistica ha vinto nel 2011 il Premiolino. Già conduttrice di Pagina3, programma radiofonico di approfondimento delle pagine culturali in onda su Radio3, dal 2011 al 2013 ha condotto insieme a Filippo Solibello la versione mattutina di Caterpillar su Radio2. Dal 2012 al 2015 è stata membro del consiglio di amministrazione della RAI. Segue le attività di associazioni e centri di documentazione dedicati ai terrorismi e alle mafie. È stata promotrice del progetto della Casa della memoria sul terrorismo e le stragi a Milano.

Nel 2013 ha pubblicato Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita (Einaudi), che ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Pozzale Luigi Russo e nel 2016 La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini (Rizzoli). Nel 2019 esce per Einaudi il suo nuovo libro: Piazza Fontana. Il processo impossibile.

Sinossi di Piazza Fontana – Il processo impossibile

Il racconto rigoroso e appassionante del grande processo sulla strage di piazza Fontana: una riflessione esemplare sui rapporti tra giustizia e politica.

In un racconto serrato e documentatissimo, Benedetta Tobagi indaga la strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) a partire dal primo processo sull’attentato, un processo-labirinto celebrato tra Milano, Roma e infine Catanzaro nell’arco di quasi vent’anni. Prima di essere affossato da assoluzioni generalizzate, esso porta alla luce una sconcertante trama di depistaggi e accerta le pesanti responsabilità dei terroristi neri e di alcuni ufficiali dei servizi segreti fino a trasformarsi in un processo simbolico allo Stato: una ricostruzione che si arricchisce e trova sostanziali conferme nei decenni successivi. Piazza Fontana sottopone il sistema della giustizia a una torsione estrema; è un incubo, ma insieme un risveglio. Se da un lato la tragedia dell’impunità alimenta un profondo sentimento di sfiducia, dall’altro comporta una dolorosa presa di consapevolezza che contribuisce alla maturazione di una coscienza critica in ampi settori del mondo giudiziario e tra i cittadini.

Piazza Fontana. Il processo impossibile

Piazza Fontana. Il processo impossibile