Per gentile concessione dell’autrice, condividiamo questi pensieri pubblicati da Memi Di Troia in un suo post su facebook subito dopo l’anteprima di Amabili Confini 2017 del 5 maggio scorso nella Biblioteca di Matera, alla presenza dello scrittore Paolo Di Paolo e del giornalista Pasquale Doria.

L’illustrazione è di Genni Caiella.


Non esistono i confini se a parlare sono Paolo Di Paolo, Sergio Gallo e Pasquale Doria accompagnati dall’ideatore del progetto, Francesco Mongiello.

Terra, storia, letteratura, teatro, immaginazione, romanzo, persino saudade e parquet, si sono intrecciati in una rete a maglie larghe separandosi e ricongiungendosi per stabilire che l’unico confine è dato dal corpo umano.

E se non ci è neanche concesso di sceglierlo, questo confine, facciamo almeno in modo che il nostro diventi il confine-periferia dell’altro al quale tramandare e affidare la nostra storia, le nostre storie, per renderle immortali, senza tempo, senza confini.

L’idea di partenza della piacevole conversazione che si è tenuta il 5 maggio davanti ad un pubblico emotivamente coinvolto, e che è anche il tema conduttore dell’edizione 2017, è stata quella secondo la quale apparteniamo alla Madre Terra e la Terra, madre di tutti noi, non disegna confini.

Perché se proprio vogliamo tracciarli, dei confini, dovremmo fare in modo che diventino ponti, attraverso i quali nutrire e nutrirci, beneficiando dell’arricchimento interiore reciproco che ne conseguirebbe rendendoli, dunque, piacevoli se non, addirittura, amabili. Amabili Confini.

A presto

Memi Di Troia